Alanis Morissette intervista Peter Levine
8 Maggio 2014La meditazione di consapevolezza e Somatic Experiencing®
Durante quest’epoca di pandemia, costretta come tutti a ripetuti lockdown, lunghi periodi in cui il contatto con il mondo esterno era più che omeopatico, ho sentito un bisogno molto forte di tornare a me, ad un centro di sicurezza che se fuori si era affievolito, sentivo che poteva essere ritrovato internamente. Insomma, se di viaggi non se ne potevano fare nel mondo là fuori, perchè non invertire la rotta e rivolgere lo sguardo all’interno? Ed inoltrarsi nel “paese delle meraviglie” - usando una metafora che mi piace molto, coniata da uno dei miei maestri di Somatic Experiencing® (SE), Kavi Gemin. Orientare quindi lo sguardo a quel mondo che si trova sotto i nostri pensieri e sotto la nostra pelle, il corpo.
A questo riguardo la formazione in SE e la pratica della meditazione di consapevolezza Mindfulness sono state le fonti di ispirazione. Il progetto di supporto per l’emergenza Covid (link mio sito RISORSE) , a cui ho contribuito in collaborazione con un gruppo di colleghe, ha poi fatto da cassa di risonanza della potenza che la meditazione informata dei principi di SE abbia per riconquistare la capacità di autoregolazione.
Come dice Peter Levine, “La capacità di autoregolazione è quella che permette di gestire gli stati di attivazione fisiologica e le emozioni difficili, creando le basi per l’equilibrio tra un’autentica autonomia e un sano coinvolgimento sociale. Essa fa inoltre scaturire l’intrinseca capacità di sentirsi a casa sani e salvi al proprio interno, una casa dove risiede il benessere”.
Negli ultimi anni, i risultati rivoluzionari delle neuroscienze, ci hanno portato l’evidenza degli effetti della meditazione sulla mente e sul corpo, andando ad aumentare la nostra comprensione di quanto “l’attenzione focalizzata della mente sia un nostro alleato”. Levine sostiene che “con la meditazione, diventa possibile alterare la nostra prospettiva e passare dall’essere una persona che viene facilmente fagocitata nel vortice delle distrazioni e delle difficoltà della mente ad una che ha una attenzione interessata ad ogni dettaglio della tormenta interiore. Questo cambiamento aiuta le parti più antiche, pre-conscie a rilassarsi il che consente di raggiungere una flessibilità più ampia e una apertura alla capacità di trattare con situazioni sfidanti”.
Le meditazioni che trovate nella sezione “Risorse” rappresentano una strada delicata per ritornare a sé, per riconnetterci con parti di noi un pò offuscate dagli eventi atmosferici della vita, attivando l’attenzione, direzionandola intenzionalmente verso le parti in ombra o dimenticate, affinché possano risvegliarsi al presente, “risvegliarsi con amore alla vita” che è proprio il significato di meditazione in sanscrito “smirti”.
Nel mio lavoro intreccio frequentemente la meditazione con i principi di ascolto del nostro sé somatico. Mi piace facilitare il processo che porta la mente ad essere presente e a conoscere la realtà del corpo, portandovi l’attenzione di cui ha bisogno per essere ascoltato e ricordato.
Siamo nati per evolverci nel contatto ma ce ne siamo dimenticati. La meditazione di consapevolezza è per me un’occasione per ristabilire quel primo contatto irrinunciabile che è quello con la nostra verità interiore e dal quale tutti i contatti che poi verranno dipendono.
(1) Levine A. P. (2014) Somatic Experiencing, Casa Editrice Astrolabio, Roma, pag. 22
(2) Risom J.E. (2010) Presence Meditaion, The Practice of Life Awareness, forward by Levine A. Peter, North Atlantic Books, Berkeley, California, pag. XI